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Il giallo nella vita di Agatha Christie: Amnesia, suicidio o scomparsa?

La più grande scrittrice di gialli scomparve e fu ritrovata solo dopo 11 giorni


Correva l’anno 1926 quando durante una sera di inizio dicembre una donna, portando nient’altro che una valigetta, diede il bacio della buona notte a sua figlia e corse via dalla casa in Inghilterra che condivideva con il marito senza che nessuno avesse sue notizie per quasi due settimane. Ad alcuni sembrerebbe la trama di un romanzo giallo ma si tratta di un enigma che avvolge la vita di Agatha Christie, la scrittrice britannica più tradotta, seconda solo a William Shakespeare. Ma cosa accadde realmente? Ripercorriamo insieme gli avvenimenti precedenti alla scomparsa e le varie teorie. La vigilia di Natale del 1914, nonostante le preoccupazioni della madre, la scrittrice si sposò con il colonnello Archibald Christie e pochi anni dopo diede alla luce la loro unica figlia. Durante quel periodo la Christie aveva già scritto alcune storie brevi ma solo dopo una scommessa con la sorella e vari rifiuti da parte delle case editrici riuscì a pubblicare il suo primo libro che le spianò la strada verso il successo.Nonostante la fama mondiale raggiunta in poco tempo, nel 1926 si ritrovò in uno stato di grande disagio emotivo dovuto alla scomparsa della madre che la portò ad un blocco dello scrittore, impedendole così di finire il libro sul quale stava lavorando. A peggiorare ulteriormente le cose ci fu il tradimento da parte del marito con una donna dieci anni più giovane, Nancy Neele. La sera del 3 dicembre la 36enne portò a letto la figlia e uscì di casa senza avvisare nessuno per poi guidare nella notte. La mattina seguente la sua macchina fu ritrovata sull’orlo di una scogliera con all’interno la sua valigetta, il suo cappotto e la sua patente, ma di lei non c’era traccia. La notizia della sua scomparsa si trovò immediatamente sulle testate giornalistiche in tutto il mondo e così la famosa scrittrice di gialli divenne lei stessa il personaggio centrale di un thriller. Tuttavia, tre giorni dopo, la ricerca dell’acclamata scrittrice fu interrotta in quanto il cognato riferì di aver ricevuto una lettera da parte di Agatha il giorno dopo alla sua scomparsa nella quale diceva di trovarsi in una Spa dello Yorkshire per “riposo e terapia”. La polizia sospettò però che la lettera fosse falsa e riaprì il caso immediatamente. Fu la prima volta che vennero utilizzati degli arei per la ricerca di una persona ed inoltre 20 000 civili decisero di aiutare affiancando i 1000 agenti già in servizio.

L’11 dicembre il “New York Times” dichiarò che la scrittrice aveva spedito altre due lettere, una destinata alla sua segretaria e l’altra destinata al marito il quale si rifiutò di consegnarla e la bruciò, ma la svolta decisiva avvenne il 15 dicembre quando un musicista di un albergo nello Yorkshire la riconobbe tra i vari ospiti che ballavano il charleston, dando così riscontro alle parole inviate al cognato. Si scoprì che la scrittrice aveva camminato dalla sua macchina fino alla stazione di King’s Cross dalla quale aveva raggiunto la spa dove, nonostante fosse centro di una ricerca nazionale, nessuno la disturbò, forse perché si era registrata sotto il nome di Mrs. Teresa Neele (utilizzando quindi il cognome dell’amante del marito). Anche se la signora Christie sembrava completamente lucida, inizialmente era stato riferito che soffriva di una completa perdita di memoria. Tuttavia, in seguito affermò di averla riacquistata e ancora oggi la gente si chiede se fosse stata l’amnesia, la depressione o qualcos'altro a far scomparire Agatha nel 1926. La scrittrice non discusse mai in dettaglio le circostanze e gli avvenimenti della sua scomparsa e l'evento rimane ancora oggi un mistero. Al pubblico resta solo l'ironia del fatto che una delle autrici di gialli più famose al mondo fosse stata lei stessa l’oggetto di una trama misteriosa.


Mojović Helena 3°A LSI

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