Di che cosa andremo a parlare e perché?
Oggi scopriremo uno dei migliori sistemi scolastici al mondo, il sistema nordeuropeo, in particolare quello Finlandese e quello Svedese che ci offrono l’opportunità di conoscere un modello che potrebbe aiutarci a sviluppare, potenziare e rendere migliore anche la preparazione delle future generazioni italiane.
Il sistema nordeuropeo: valori, formazione, struttura generale
Le scuole nordiche sono viste come un’opportunità di crescita, lo scopo è quello di coltivare la personalità, l’intelligenza creativa e di offrire tutti gli strumenti per esprimere le proprie opinioni e potenzialità.
La formazione dei bambini si basa sul gioco, sulla sperimentazione, sulla socializzazione, con l’obiettivo di impostare e potenziare la personalità del bambino, per un sano e duraturo apprendimento e per lo sviluppo di uno spirito critico. L’intero sistema educativo svedese è gratuito come anche gran parte del materiale didattico. L’anno scolastico inizia ad agosto, termina a giugno e si suddivide in due semestri. La maggior parte degli istituti adottano l’orario 8:00-16:00. Nel corso della giornata scolastica non si hanno mai più di tre materie, la scuola viene vissuta anche al di fuori delle aule (teatri, laboratori, palestre). Il percorso scolastico è composto da: scuola materna (1-5 anni), la scuola pre-elementare 6 anni, dai 7 ai 16 anni vi è la scuola dell’obbligo che ha 9 livelli di studio dove gli studenti seguono lo stesso identico percorso formativo. La scuola è accessibile quasi a tutti. Infatti, il 98% degli studenti intraprende il Ginnasio (scuola superiore) e solo l’8% abbandona gli studi. Un'ulteriore particolarità è l’insegnamento bilingue, la lingua inglese è utilizzata nella gran parte delle materie e dei test. Finita la scuola dell’obbligo, chi decide di proseguire gli studi può frequentare il Ginnasio, che dura 3 anni, nel quale ci sono 16 programmi nazionali, corrispondenti agli indirizzi delle nostre scuole superiori italiane. Tutti i diversi programmi si basano sulle stesse 8 materie fondamentali, con un programma specifico in altre. Alcune delle materie fondamentali in Svezia per esempio sono svedese, inglese, educazione civica, matematica, educazione fisica e sanitaria. Infine troviamo l’università, con una durata variabile dai 2 ai 5 anni, dove i prerequisiti richiesti variano a seconda delle diverse facoltà. Per esempio, il sistema universitario finlandese in tutto ha 40 sedi universitarie, che ogni anno offrono ai neodiplomati la possibilità di studiare gratuitamente.
Insegnanti: formazione e organizzazione, rapporto con gli studenti
La selezione e l'assunzione degli insegnanti è stabilita dai singoli comuni. Il lavoro di docente è una professione molto ambita in Finlandia, infatti ogni scuola tiene conto in modo scrupoloso della preparazione dell’aspirante insegnante. Nel Nord Europa il rapporto tra studente e professore è informale, infatti, esso è basato sulla fiducia reciproca e sul dialogo. Nessuno studente copia durante le prove perché gli studenti non si sentono giudicati da un voto. Inoltre, sono consapevoli che chi prende una insufficienza è qualcuno che non ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità, non qualcuno i cui risultati vengono messi a confronto con delle statistiche e con i risultati di altri.
Valutazioni, bocciatura, esami, compiti
Nell’intero sistema scolastico non esiste la bocciatura e tutti passano automaticamente alla classe successiva. I paesi nordici utilizzano il metodo di valutazione A- B-C-D-E-F. I voti vengono introdotti solo dalla classe 6^ (12-13 anni), dunque nelle classi precedenti non vengono assegnati, vengono solo determinati giudizi qualificativi (sufficiente, buono, ottimo). Nella classe 3^ (9-10 anni), nella classe 6^ (12-13 anni) e nella classe 9^ (15-16 anni) vengono somministrate, come strumento di valutazione agli allievi di fine ciclo, le prove nazionali, sviluppate dal Ministero dell’Istruzione e inviate a tutte le scuole. I voti finali della classe 9^ (15-16 anni) sono importanti, perché costituiscono la base di selezione per l’accesso a diversi ‘gymnasi’ e il voto finale del ginna sio è molto impor tante per l’accesso all’università. Il carico di compiti e studio è significativamente inferiore alla media di compiti assegnati nel sistema scolastico italiano. Difatti non vengono dati compiti per le vacanze e gli insegnanti cercano anche di dare pochi compiti per casa affinché gli studenti abbiano più tempo libero e lavorino meglio in classe.
Confronto: potenziamento, sviluppo
In Italia si tende a dimenticare uno dei valori più semplici e importanti: la scuola è un luogo creativo, dove si coltivano la propria personalità e i propri obiettivi nel corso degli anni. Si tende a vedere la scuola come un “dovere” e non solo come un’opportunità di crescita. La conseguenza è nella perdita di motivazione da parte degli studenti, obbligati a memorizzare nozioni che verranno logicamente dimenticate non appena svolta la prova di verifica. Il rapporto tra studente e professore è evidentemente diverso da quello nordico. In Italia il rapporto è formale, viene insegnato ad alzarsi in piedi quando gli insegnanti entrano in aula, ma spesso manca la fiducia e in molti casi un rispetto sincero.
Come potrebbe il sistema scolastico del nord aiutarci a migliorare? Secondo il docente universitario Antonio Fundarò alcune soluzioni potrebbero essere
1. Un aumento della flessibilità didattica-
organizzativa: concedere maggiore libertà
all’insegnante di organizzare le proprie ore e di
migliorare il dialogo con gli studenti.
2. Una riorganizzazione degli spazi, sistemando
i banchi in isole; spesso accade che la scuola
italiana si debba adeguare agli spazi che ha a
disposizione.
3. Ottimizzare il tempo: aumentare le ore di
potenziamento e lavorare in gruppi per
specifici bisogni, intervenire in tempo nei
casi di rischio abbandono, agire con flessibilità
e creatività.
4. Piano Nazionale della scuola Digitale:
dovremmo occuparci di formare docenti,
studenti e famiglie che sappiano dominare la
tecnologia per tutto quello che può offrire.
Tutti gli insegnanti delle scuole nordiche,
hanno una conoscenza base informatica che
aiuta l’apprendimento degli alunni.
5. Ricostruire la fiducia, aprire e praticare il
dialogo studente-insegnante.
Cambiamenti e sviluppo: veramente necessari?
Ci serve obbligatoriamente un’evoluzione dell’istruzione italiana? Sì, se vogliamo permettere nuovi modi di apprendimento, un dialogo con le future generazioni, maggiori laureati e futuri lavoratori e una percezione della scuola più serena. Molti adulti criticano la cultura delle giovani generazioni perché non la considerano pari alla loro. Una tale critica è assurda, basata su obiettivi ormai superati mentre il sistema scolastico italiano fatica a permettere agli studenti di poter raggiungere gli stessi livelli dei coetanei nordeuropei.
Marchesini Emma Marlenis 2°A LSI
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