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Immagine del redattoreGiornalino Uccellis

Un weekend a Vienna

Aggiornamento: 9 giu 2022

L’ultimo capitolo della mia estate è stato vissuto in Austria, a Vienna. In visita con la mia famiglia, è lì che ho speso l’ultimo fine settimana del periodo estivo, passeggiando e pedalando per la città, ricca di storia e cultura. Vista la brevità della permanenza, abbiamo scelto di visitare due luoghi di particolare interesse: la residenza di Schönbrunn e il Leopold Museum, entrambe famose mete turistiche. La reggia imperiale di Schönbrunn, situata nella periferia ovest di Vienna, una volta in aperta campagna, è un castello che ha svolto diverse funzioni nel corso della Storia, tra le quali residenza di caccia, residenza estiva ed anche casa della famiglia imperiale degli Asburgo dal 1730 al 1918, data della fine della Prima Guerra Mondiale coincidente con la caduta dei tre grandi imperi, tra cui l’Impero austro-ungarico. L’edificio, costruito tra il 1696 e il 1780, all’esterno appare più sobrio rispetto agli interni, decorati invece secondo lo stile barocco. Per chi vuole visitare Vienna è una tappa insostituibile; raccomando di acquistare il biglietto ‘Grand tour’ che offre l’accesso a diverse parti del complesso residenziale: permette di visitare l’interno della struttura accompagnati dalle dettagliate descrizioni dell’audioguida che, oltre a spiegare funzioni e storie dei sontuosi locali, offre anche aneddoti e racconti della vita di corte e degli abitanti del castello, come la famosa Elisabetta di Baviera, più comunemente conosciuta come la principessa Sissi, di Maria Teresa d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo VI, e del suo amato marito Francesco I di Lorena, o dell’infelice figlio di Napoleone che, confinato nel palazzo senza nessun ruolo, muore alla giovane età di ventuno anni. Finita la visita delle stanze della reggia, il tour continua nei meravigliosi giardini all’italiana e nel Grande Parterre, dove si può vedere la fontana di Nettuno e dal quale si può accedere ai divertenti labirinti del castello o alla Gloriette, monumento alla guerra giusta costruito nel 1775 nel punto panoramico più alto, da cui si gode una bellissima vista di tutta la città. Nel grande parco di Schönbrunn si possono visitare inoltre il Tiergarten, lo zoo più antico d’Europa, le rovine romane, la Serra delle palme, e particolari fontane, come quella dell’Obelisco o la Bella fonte, da cui deriva proprio il nome della residenza. Annessa al castello di Schönbrunn è anche l’Orangerie, un edificio contenente gli attrezzi una volta usati per il mantenimento del luogo, affiancato da un altro giardino ricco di piante che d’inverno vengono spostate all’interno.

Edificio decisamente più moderno della reggia di Schönbrunn è invece il Leopold Museum, situato nel Museumsquartier al posto delle scuderie imperiali ed inaugurato nel 2001. Il museo è famoso per la sua collezione di opere principalmente relative alla Secessione viennese, in particolare per la più grande raccolta al mondo di opere dell’artista Egon Schiele e di altri pittori austriaci moderni come Klimt e Kokoschka. Attraverso il percorso mi sono resa conto della incredibile ricchezza di personalità che hanno contribuito allo splendore intellettuale di Vienna nel primo Novecento: dal fondatore della psicoanalisi Sigmund Freud ai noti scrittori Franz Kafka e Robert Musil, dalla grande fotografa Dora Kallmus ai celebri architetti Josef Hoffmann ed Otto Wagner, dal grandissimo compositore Gustav Mahler fino alla scrittrice, filosofa, musicista, pittrice e soprattutto famosa per le sue conquiste nel campo dei diritti per le donne Rosa Mayreder, solo per citarne alcuni. Tali autori resero la Vienna di quell’epoca un luogo di ricerca, una fucina di idee e un centro propulsore di un turbolento rinnovamento, il cui aspetto più eclatante fu il movimento della Secessione. La grandezza culturale di Vienna fu però interrotta dalla Prima Guerra Mondiale e soprattutto dal sorgere di ideologie autoritarie e dall’affermarsi del nazionalsocialismo che distrusse la democrazia parlamentare e portò la dittatura con le sue tragiche conseguenze in particolare per gli ebrei, molti dei quali rappresentanti essi stessi della fervida vita culturale viennese. Come in tutte le città, non sono solo gli edifici più famosi ad essere degni di una visita. Le stradine secondarie, i parchi, i ristoranti e i negozi tipici possono mostrare l’identità di un luogo tanto quanto i suoi spazi allestiti. È anche così che ho scoperto Vienna, visitandone i luoghi d’interesse più celebri, ma anche pedalando per vie poco trafficate e gustando i sapori tipici di questa città. Pertanto ritengo fondamentale visitare Schönbrunn e il Leopold Museum, ma anche portare una bicicletta (o noleggiarla) per godere al meglio delle tante ricchezze che la città offre.

Tazzioli Elisabetta Rachele 3A LSI

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