La visita
Sospirò...
La luce lenta si opponeva
al guanciale che accarezzava
La guancia infreddolita di
Un morto;
Si alzò...
La luce del mattino irraggiava
Le palpebre brune puntellate di spirito
Verde e bianco;
il foro scuro di
Un occhio rimbombò;
Si incamminò...
L’oscura via del dolore preme
i canini mordaci sulla pelle villosa,
rosso il sangue vivo nelle tenebre di
Un delitto;
Si riposò...
Nera e appassita la notte offre
Il sonno profondo della mia morte;
...un secondo di vita ne trassi
E un labile ricordo rimossi.
La goccia
Taglio la goccia sul tavolo rotto,
si separa e muore
Tiepida si pone sul fango,
e io penso al motore del cuore;
Esplode il ruggito
urlante di passione,
la guancia fredda mi muore
Tra le mani divise di un fiore
Pretendi Giustizia
Scritta rossa sul giallo della pietra
fa parlare la città;
Unica ma minacciosa
spicca nel nulla col sangue che cola
sul giallo del mortifero mondo;
Odore di mare e sentore di spezie,
Lì nascosta... ti sussurra:
Pretendi giustizia.
Lapenna Gianmarco 5°D LCE
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