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A chi ama per la prima volta

A volte ho come l’impressione che gli amori un po’ sfortunati siano associati all’oggi e, forse, noi ragazzi tendiamo davvero a complicarci la vita: è capitato infatti che, raccontando dei miei amori adolescenziali a mia madre, ella mi guardasse un po’ divertita, lasciandosi sfuggire un’esclamazione “come la fate difficile al giorno d’oggi!”. Ci ho dunque riflettuto, e ci ho riflettuto a lungo. Di amanti infelici e tormentati, nella storia, ne abbiamo in quantità. Ci viene in mente Dante con la sua inarrivabile Beatrice, ci viene in mente Petrarca con Laura, ci viene in mente Saffo con l’amata fanciulla del tiaso e ci viene in mente Catullo con la sua amata Lesbia. Ecco: fermiamoci qui. Catullo, il poeta dell’amore per eccellenza...i lettori più grandi l ’a vranno già conosciuto, i più piccoli avranno la fortuna di farlo un po’ più in là. Conosciamo Catullo per il suo odi et amo, e chi di noi non lo ha provato? Chi di noi può affermare con certezza che un giorno non donerà il suo cuore a qualcuno che non saprà averne cura, o che non riuscirà a ricambiare tutto l’amore che gli offriamo? Forse vi è già successo: avete incontrato lo sguardo di una persona che vi ha fatto battere il cuore e tremare le gambe, vi ha portati a sistemarvi freneticamente i capelli nella speranza di farli risultare in ordine, vi siete raddrizzati e... il vostro sguardo ha brillato, ma di questo non vi siete accorti. Vi è bastato un solo sguardo di quella persona, una singola occhiata fugace o un sorriso. Forse è capitato anche che quel sorriso non fosse rivolto a voi. Vi siete fatti indietro, quindi, e la vostra sorridente espressione è rimasta ferma, immobile, ma si è spenta un po’. Fa niente, vi siete detti, tanto non mi importa. E invece vi importa. E’ quell’ odi et amo che vi strugge, quel “guardami” che cozza con il “non ho bisogno di te se non mi vuoi”. Ti odio e ti amo, ci è passato anche Catullo: è un bivio che non si semplifica. Fidiamoci di lui, allora, il poeta dell’amore per eccellenza. Egli ha provato a resistere all’amore e, se avete avuto una Lesbia nella vostra vita, ci avete provato anche voi. Ora già quella non ti vuole più; ed anche tu, incapace di dominarti, cessa di volerlo, e non seguire lei che fugge, e non vivere da disgraziato, ma resisti ostinatamente, tieni duro (carme 8). Tieni duro, così cerca di convincersi Catullo. R esisti all’amore, non insultarti al punto di martoriare il tuo cuore, pugnalandolo con ogni sguardo che non è rivolto a te. Bastano però pochi versi a far sì che il giovane poeta si smentisca da solo: Addio fanciulla. Ormai Catullo è deciso, e non tornerà a cercarti, non ti vorrà per forza. Ma tu soffrirai se non sei desiderata. Sciagurata, guai a te! Quale vita ti resta? Chi ti cercherà ora? A chi sembrerai bell a? Ora chi amerai? Di chi si dirà che tu sei? Chi bacerai? A chi morderai le labbra? Ma tu, Catullo, ostinato, resisti. È chiaro: non è solo rabbia ciò che lo tormenta. E’ la straziante gelosia, il vizio di cui Era è maestra, il dolore, a tratti patologico, che cruccia l’animo di Saffo. Catullo non è riuscito a resistere, e non dovete farlo nemmeno voi. Se ci dicono che questi sono gli anni migliori della nostra vita, allora essi sono troppo brevi per essere sprecarti a trattenerci dalle cose belle per paura di soffrire. Non fate come Catullo: non resistete all’amore, nemmeno se vi fa soffrire. Prendete l’amore di petto, perché fuggirne è impossibile. Assestate il colpo e fatene il meglio di voi. Farà male, caspita se farà male. Sarà un dolore nuovo, un dolore che vi farà dubitare di tutto, persino di voi stessi. Farà male, ma non c’è arte senza dolore. Non c’è crescita senza dolore, non esiste vita senza dolore. Prendete il dolore e trasformatelo in arte, in poesia, in discorso. Non resistete, amate e soffrite, perché quei momenti di primo batticuore saranno ciò che vi introdurranno all’amore, e saranno attimi che non scorderete mai. Allora amate, amate e soffrite e abbiate la fortuna, questo è il mio augurio, di scorgere il bagliore negli occhi di chi ama per la prima volta.


Borello Rossana 5D LCE

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