Cari laghi, che siete lì in mia attesa
Dai bianchi monti vi fate abbracciare
La vita lacustre in ghiaccio difesa
Pur nel silenzio continua a nuotare.
La volpe sulla bianca coltre stesa
Una grassa lepre vuole agguantare
Che per l’ampio bosco vaga indifesa
Ora la sua fine vede arrivare
La natura segue sempre il suo corso
E ciò che inizia ha sempre una fine
Le stagioni hanno il proprio decorso
E come l’acque ormai sì cristalline
Così anch’io riprenderò il mio percorso
Adesso libera da ogni confine.
Helena Mojović
2^A LSI
tè nero e latte, impasto bruciato
gli occhi stanchi seguono i sottotitoli
del libro mancano cinque capitoli
già lo stomaco fa un salto carpiato
il linguaggio mi sembra complicato
pagine di parole come rotoli
di papiro. lettere come propoli
per guarire il mio cuore congelato
vorrei preparare nuovi biscotti
ma il cioccolato fondente è finito
non potrò usarli come cerotti
per il mio animo tanto imbruttito
userò un grammo di pensieri rotti
e tre cucchiai di inchiostro assortito
Alice Rupil
2^ LSI
Il mare visto, nel cuore d’inverno,
ne appare desolata una sponda
dall’altra sento un ricordo fraterno.
È immagine di vita, profonda
vissuta in balia del padreterno,
a cavalcar di surf, ogni dì l’onda
sempre il solerte richiamo materno
mi riportava sulla terra bionda.
Porto Santa Monica con le vele
quando il mondo era affollato in vacanza,
tre coppie felici in luna di miele;
una gioventù piena di creanza
alla spensieratezza ben fedele
travolta nella notte dalla danza.
Vittorio Vuaran
2^A LSI
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