Dai 12 ai 20 anni circa si vive il periodo centrale della vita: l’adolescenza. Questa viene spesso descritta come una fase in cui si sperimenta la libertà, il senso di autonomia e di responsabilità. Ogni bambino non aspetta altro che crescere per sperimentare queste sensazioni ed emozioni e allo stesso tempo ogni adulto ripensa con nostalgia a quegli anni ormai trascorsi. È proprio all’interno delle mura della scuola, in particolare del liceo, che si matura e che si raggiungono questi traguardi ed obbiettivi, incontrando spesso molte difficoltà.Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con dei ragazzi di quinta che ci hanno riportato la loro esperienza, fornendoci testimonianze concrete. Innanzitutto abbiamo constatato che le ragioni per la scelta di questa scuola sono varie, per le particolari proposte che offre l’Uccellis: molti si sono sentiti attratti dallo studio di discipline non comuni come la psicologia, avendo la possibilità di comprendere l’uomo in maniera più profonda e intima, altri si sono sentiti attratti dalla proposta formativa che offrono gli indirizzi classico internazionale e scientifico e altri ancora hanno optato per il coreutico. I ragazzi hanno riferito che, seppur in prima le aspettative erano condizionate da timori, hanno avvertito un notevole cambiamento nel triennio. Ciò che è stato loro insegnato è stato utile anche nella vita quotidiana aiutandoli ad ampliare i propri orizzonti, non solo per quanto riguarda le conoscenze ma anche a livello personale. I ragazzi che hanno frequentato il convitto hanno potuto approfondire i rapporti personali: stando a stretto contatto e condividendo momenti del la quotidianità, per loro è stato più semplice instaurare rapporti significativi. Un ulteriore modo per ampliare le proprie conoscenze è stato quello di partecipare alle attività proposte dalla scuola, come le convittiadi o il giornalino scolastico, grazie a cui è possibile conoscere persone anche al di fuori della propria classe. All’interno della classe i rapporti possono essere più tesi a causa delle conflittualità che si vanno a creare o per le valutazioni scolastiche o per incomprensioni. Tra ragazzi la competitività è frequente e naturale, perciò non ha influito troppo sui loro rapporti. Ciò che, invece, ha alimentato un clima individualistico è stata sicuramente la situazione pandemica: oltre a non poter vedere i propri compagni a causa della didattica a distanza, anche al rientro le distanze e le divisioni, per questioni di spazi e di organizzazione, hanno sicuramente ostacolato i rapporti interpersonali.
Nonostante ciò, i momenti importanti vissuti insieme li hanno comunque formati come persone e si sentono soddisfatti della loro preparazione e pronti ad affrontare l’esame di maturità. Ciò che temono di più è invece l’inizio del nuovo percorso universitario, che andrà a modificare le abitudini e le sicurezze acquisite in questi cinque anni. Trovarsi in un ambiente totalmente nuovo può spaventare, ma hanno davanti a loro anni ricchi di speranze e nuove possibilità. I consigli che i ragazzi danno a coloro che si trovano all’inizio del percorso sono di cercare di vivere questo periodo in maniera serena, concentrandosi sulle proprie abilità e cercando ogni giorno di imparare cose nuove e di collaborare. Il consiglio che noi, invece, diamo a tutti gli studenti è quello di vivere l’esperienza del liceo al massimo e in modo sereno: in fondo, gli anni del liceo si vivono una volta sola! Infine, vi lasciamo di seguito alcune delle frasi più simpatiche raccolte dai ragazzi di quinta durante l’ultimo anno.
*leggendo Leopardi*
Tonon: “La donzelletta vien dalla campagna col suo fascio
d’erba...” e cosa ci fa secondo voi? Vi dico già che non se la
fuma, è una donzelletta beneducata e ingenua.
Santarsiere: tutti gli elementi sono composti da atomi.
L’idrogeno, l’ossigeno... pure lo stronzio, pe’ fa ‘a battut’
Cunta Sofia, Noacco Chiara, Olivieri Giulia 4°B LSU
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