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Immagine del redattoreGiornalino Uccellis

“Uccellis... avrò fatto la scelta giusta?”

Avete mai dubitato di una delle scelte più importanti della vostra vita? Decidere quale scuola superiore o quale percorso universitario frequentare sono sicuramente tra le prime scelte che condizionano il nostro futuro. Se siete ancora indecisi o siete semplicemente curiosi, in questo articolo parleremo dei percorsi delle ex studentesse Elena Anastasia e Virginia Glessi. Entrambe hanno frequentato l’Uccellis, indirizzo Liceo Classico Europeo, ma hanno intrapreso due percorsi di vita completamente differenti. Procediamo con ordine e vediamo prima com’è stato il loro percorso all’Uccellis, con i lati positivi e le difficoltà che hanno riscontrato. Durante l’intervista, Elena dice che, all’inizio del percorso, l’ostacolo più grande è stato seguire le lezioni con i professori madrelingua inglese e tedesca. Virginia invece non ha trovato alcuna difficoltà all’inizio, ma con il passare degli anni la scuola è diventata sempre più impegnativa, per le ore e per la quantità di cose da studiare. Questo pensiero è stato condiviso anche da Elena che afferma che le tante ore passate tra i banchi, con il senno di poi, l’hanno aiutata a resistere a molte ore di lavoro che deve affrontare tutti i giorni per la carriera che ha scelto. Ho voluto quindi capire quale è stato il valore aggiunto che l’Uccellis ha saputo trasmettergli. “Ad avere una certa metodologia di studio, che ho portato con me nonostante io non abbia poi seguito un percorso universitario” spiega Virginia. Secondo Elena, invece, la cosa più importante è proprio la flessibilità nel gestire le situazioni che si collocano al di fuori della sua comfort zone. Entrambe pensano che questo percorso di studi le abbia aiutate nella loro carriera, anche se Virgina, a distanza di 6 anni, non sa se rifarebbe la stessa scelta. Ma che percorso hanno scelto le due ragazze? Come già anticipato, hanno intrapreso percorsi completamente diversi. “Ho scelto una strada fuori dal comune. Dopo l’Uccellis mi sono trasferita in Danimarca e poi a Barcellona, dove vivo tuttora, per studiare regia e poi direzione della fotografia. Il motivo principale è stata la mia grande passione per il cinema che mi ha accompagnata fin da piccola” - dice Virginia e spiega - “in questo momento sto lavorando soprattutto come primo assistente di camera-focus puller per molte produzioni e direttori della fotografia a Barcellona. La mia ambizione è quella di sviluppare i miei progetti, quando sentirò di avere imparato abbastanza dai veterani del settore.” Elena, invece, risponde così: "Ho scelto di studiare Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Padova e al contempo mi sono iscritta al Conservatorio per portare avanti i miei studi di strumento. Ho fatto questa scelta per conciliare due ambiti di studio che mi hanno sempre appassionata e perché entrambi gli atenei (Università e Conservatorio di Padova) sono ambienti formativi molto validi e stimolanti. Sto dando gli ultimi esami prima della laurea. L’ambizione principale per il futuro è trovare un’occupazione che mi permetta di dare il mio contributo nell’ambito giuridico e quello artistico (auspicabilmente come magistrato o avvocato specializzato nella tutela della proprietà intellettuale) e soprattutto che mi dia l’occasione di valorizzare - in Italia e all’estero - il patrimonio artistico-musicale proveniente dal nostro Paese.” Come ultima domanda di questa intervista, ho chiesto loro cosa consigliano a chi sta percorrendo la loro stessa strada all’Uccellis e penso dovremmo fare tesoro delle loro risposte. Virgilia dice di non farsi intimorire dalle tante ore di lezione e di studio perché, se affrontata con lo spirito giusto e il dovuto impegno, è una scuola che regala un’apertura mentale e un ba ga glio di esperienze invidiabile che torneranno utili tutta la vita. Elena consiglia di avere molta pazienza con tutti (prof, educatori, compagni di classe e convitto) e spiega che secondo lei non bisogna “morire” dietro ai voti perché la vita è un’altra cosa, “se lo fate che sia per soddisfazione personale.”

Slongo Giada 2A LSI

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